Lecce - Festival del Cinema Europeo: otto giorni di cinema internazionale a Lecce

Dal 15 al 22 novembre, da Lars von Trier a Saverio Costanzo, la XXVI edizione porta nel Salento i maestri del cinema contemporaneo

Dal 15 al 22 novembre, da Lars von Trier a Saverio Costanzo, la XXVI edizione porta nel Salento i maestri del cinema contemporaneo

12/11/2025

Lecce

di Tiziana Protopapa

Lecce a novembre si trasforma nella capitale del cinema d'autore europeo. L’edizione 2025 è la  XXVI di questo Festival dedicato al Cinema Europeo che è diretta da Alberto La Monica e che porta alla Multisala Massimo una selezione di opere che fotografano l'anima del continente: dieci lungometraggi in gara per l'Ulivo d’Oro - Premio Cristina Soldano, retrospettive dedicate a due giganti della settima arte e un ricco programma di cortometraggi e documentari.

Le crepe dell'Europa contemporanea in dieci film

Il concorso di quest'anno ha un filo conduttore potente: esplorare le fratture dell'intimità, della famiglia e dell'identità nel cuore dell'Europa di oggi. Dalla Francia all'Islanda, passando per i Balcani, i film selezionati raccontano madri che scompaiono, padri smarriti, figli in cerca di direzione.

Tra i titoli più attesi, The Love that Remains del regista islandese Hlynur Pálmason, che arriverà nelle sale italiane con Movie Inspired nel 2026, e What Marielle Knows del francese Frédéric Hambalek, già programmato da Lucky Red per fine novembre. Una giuria internazionale presieduta dalla produttrice danese Lene Borglum assegnerà l'Ulivo d’Oro - Premio Cristina Soldano, insieme ai premi per fotografia, sceneggiatura e il riconoscimento speciale della giuria. Non mancheranno i premi delle giurie FIPRESCI, Cineuropa, SNGCI e del pubblico.

A Lars von Trier e a Saverio Costanzo l'Ulivo d'Oro alla Carriera

Sarà Lars von Trier a ricevere l'Ulivo d'Oro alla Carriera e che sarà celebrato con una retrospettiva curata da Massimo Causo. Il Festival del Cinema Europeo 2025 renderà, quindi, omaggio a uno dei cineasti più divisivi e affascinanti del panorama internazionale. Dieci i film in programma, che attraversano quarant'anni di cinema radicale, da L'elemento del crimine (1984) fino a La casa di Jack (2018), passando per capolavori come Le onde del destino, Dancer in the Dark e Melancholia.

                                                      Lars von Trier

Il regista danese ha ridefinito il linguaggio cinematografico europeo, esplorando con coraggio estremo i confini dell'animo umano e della rappresentazione filmica. Una carriera costruita sul rifiuto delle convenzioni e sulla ricerca di una verità emotiva che spesso disturba quanto commuove.

L'altro grande protagonista del Festival del Cinema Europeo 2025 è Saverio Costanzo, al centro della sezione dedicata al cinema italiano. Il regista romano, che vent'anni fa debuttava con Private e oggi è uno degli autori più riconosciuti della scena nazionale, dialogherà con il pubblico in un incontro moderato da Enrico Magrelli prima di ricevere l'Ulivo d'Oro alla Carriera.

                                                     Saverio Costanzo

Sei film in programma raccontano un percorso artistico coerente e originale: da Private a Finalmente l'alba, passando per La solitudine dei numeri primi e Hungry Hearts, Costanzo ha costruito un cinema dell'introspezione psicologica capace di unire tensione narrativa e sguardo umanista. Un autore che ha saputo attraversare generi diversi mantenendo sempre una voce riconoscibile.

Il Premio Mario Verdone: chi sarà il nuovo talento del cinema italiano?

La sedicesima edizione del Premio Mario Verdone mette in gara cinque opere prime che rappresentano il meglio della nuova generazione di cineasti italiani. Christian Filippi, Sara Petraglia, Edgardo Pistone, Greta Scarano e Giovanni Tortorici: uno di loro riceverà il riconoscimento dalle mani di Carlo, Luca e Silvia Verdone durante il weekend conclusivo del Festival.

Un premio che negli anni ha saputo intercettare i talenti emergenti: dalla prima edizione vinta da Susanna Nicchiarelli fino alla scorsa, assegnata a Margherita Vicario per Gloria!, passando per nomi oggi affermati come Andrea Segre, Claudio Giovannesi, i fratelli D'Innocenzo e Giacomo Abbruzzese.

Cinema & Realtà: storie vere dal Salento e dall'Italia

Il documentario italiano occupa uno spazio importante con la sezione Cinema & Realtà. Tra i titoli più interessanti, We are the Forest Enclosed by the Wall dell'austriaco Oliver Ressler documenta la vittoria dei Custodi del Bosco d'Arneo contro l'espansione del Nardò Technical Center di Porsche: una battaglia civile conclusa con la salvaguardia dell'ultima foresta del Salento.

Lo sport come strumento di inclusione è al centro di Come fosse luce di Corrado Punzi, che racconta l'Ascus Lecce, la squadra paraolimpica più titolata d'Italia, e Core preciatu di Giulio Neglia, che entra nello spogliatoio della squadra femminile del Lecce per raccontare le sfide di un gruppo di atlete contro stereotipi e disuguaglianze.

Completano il quadro opere sulla memoria come Elvira Notari. Oltre il silenzio di Valerio Ciraci, dedicato a una pioniera dimenticata del cinema muto, e La pizzica di Romolo Crudo di Tommaso Faggiano, che mostra come la tradizione possa trasformarsi in linguaggio contemporaneo.

Puglia Show: 38 cortometraggi per raccontare la nuova scena regionale

27 cortometraggi in concorso e 11 fuori concorso è la sezione curata da Luigi La Monica che conferma la vitalità del cinema pugliese. Giovani e giovanissimi i registi, tutti under 35, con film che spaziano dal realismo al fantastico, dal racconto intimista alla denuncia sociale. Una selezione che conferma la Puglia come territorio fertile per il cinema d'autore.

Una vetrina per i talenti emergenti del territorio

Puglia Show rappresenta da anni uno degli appuntamenti più attesi del Festival, un'occasione unica per i giovani filmmaker pugliesi di confrontarsi con un pubblico attento e con professionisti del settore. La selezione 2025 restituisce un quadro eterogeneo e sorprendente della nuova generazione di autori regionali.

 Tra i 27 titoli in concorso spiccano opere che affrontano tematiche universali con sguardi personali: da Ahínco di Simona Palmieri a The Taste of Sea di Salvatore De Chirico, passando per Carezza di Marta Ignazio e Fortuna di Giorgia Colonna. Titoli che evocano già nelle loro scelte linguistiche - dall'italiano allo spagnolo, dal francese all'inglese - una vocazione internazionale e una capacità di dialogare con il cinema d'autore europeo.

Non mancano le opere che indagano la memoria e l'identità territoriale (Brindisi n25 di Simone Giancaspero, Risciò - Strada maestra di Cristel Caccetta), quelle che esplorano le dinamiche familiari e generazionali (Figlio di Giacomo Scoditti, Nadia di Federico E. Cornacchia), e i lavori più sperimentali nella forma e nel contenuto (C.A.B.oO.M. di Giuseppe Manodritta, Il vuoto ad ogni gradino di Giorgio Picinni Leopardi).

Gli 11 cortometraggi fuori concorso - da Aut aut di Paolo Rollo a Zona Cesarini di Maryam Rahimi - completano un programma ricco che saprà incuriosire e sorprendere.

Il cinema pugliese dimostra ancora una volta che sa reinventarsi continuamente, intrecciando radici locali e linguaggi contemporanei, tradizione narrativa e sperimentazione formale. Puglia Show non solo una vetrina per il cinema pugliese, dunque, ma un vero e proprio laboratorio di ricerca cinematografica, capace di intercettare le voci più interessanti di una scena in continua evoluzione e in grado di offrire quella visibilità necessaria per costruire percorsi professionali solidi nel panorama nazionale e internazionale.

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